Fabio Ciceri – Come batteremo il cancro

Nella cornice delle nostre newsletter STEAM, presentiamo il lavoro svolto dal prof. Fabio Ciceri e il suo team sulla ricerca per sconfiggere il cancro

La ricerca di nuove terapie per sconfiggere il cancro è una delle frontiere in continua espansione del mondo scientifico. Ne sa qualcosa l’oncoematologo Fabio Ciceri, responsabile dell’Unità Operativa di Ematologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele che ha scritto a quattro mani con la giornalista Paola Arosio il primo libro dedicato alle CAR-T, terapia rivoluzionaria anticancro che potrebbe cambiare il modo in cui approcciamo questa malattia.

Fino a poco tempo fa c’erano solo tre metodi collaudati per trattare il cancro: l’intervento chirurgico, la radioterapia, la chemioterapia. Insieme queste tre tecniche erano in grado di salvare la vita a circa la metà dei pazienti: un risultato certo importante che però lasciava fuori l’altra metà. Con l’avanzare della medicina e della ricerca sulle malattie oncologiche si è arrivati alla conclusione che le strade da percorrere sono due: da una parte bisogna puntare ad un “oncologia personalizzata” in grado di presentare una terapia personalizzata per ciascun paziente e rispondere così al particolare tumore da cui egli è affetto; dall’altra la strada dell’ “immunoterapia” il cui scopo è quello di fare in modo che il sistema immunitario del paziente possa riconoscere le cellule tumorali per attaccarle e distruggerle.

È proprio a cavallo di queste due strade e sfruttando anche la terapia genica che si colloca la terapia delle CAR-T, basata sull’ ingegnerizzazione dei linfociti T del paziente per aiutarli a riconoscere e aggredire le cellule tumorali. La terapia attualmente è usata soltanto per i tumori del sangue, solo in stadi molto avanzati e come terza linea di trattamento ma la speranza è quella di poterla adoperare anche in una fase più precoce e di riuscire a scoprire tutte le potenzialità di questa nuova terapia.

Questo è il fronte su cui si stanno muovendo il Prof. Ciceri e il suo team che già all’inizio di quest’anno hanno ottenuto un importante risultato dimostrando l’efficacia di una nuova terapia basata sui linfociti T ingegnerizzati TCR capaci di riconoscere in modo altamente specifico le cellule della leucemia mieloide acuta.

Anche se la strada è ancora lunga, i risultati ottenuti lasciano sperare che sia quella giusta da percorrere per battere il cancro.