Alberto Martini e Edgar Allan Poe: Fondazione Oderzo Cultura
«Chiudete la finestra che entra il buio» sono state le ultime parole pronunciate l’8 novembre 1954 da Alberto Martini: “tenebre” che negli anni hanno precluso il pieno apprezzamento dell’opera dell’artista.
Per il settantesimo anniversario della morte dell’autore, la Fondazione Oderzo Cultura si è fatta promotrice di un articolato programma di celebrazioni che porterà nuova “luce” critica sulla personalità e sull’opera di Martini, costruendo una rete di collaborazioni con i luoghi connessi alla vita di questo grande pittore e illustratore.
Partendo da Oderzo sua città natale, le iniziative si spostano idealmente all’altro polo esistenziale della biografia martiniana, Milano (Castello Sforzesco) luogo della sua scomparsa; quindi saranno coinvolti altri centri essenziali per la sua formazione e storia, come Treviso (Museo Bailo), Venezia (l’Archivio Storico della Biennale), Parigi (con il vicino Château de Compiègne) e Bruxelles (sede della Regione Veneto), tutti interessati da eventi celebrativi. A Oderzo la Pinacoteca Civica “Alberto Martini” è nata nel 1970 – pochi anni dopo la donazione alla città del celebre Autoritratto del 1911 – con un nucleo d i 80 opere, grazie all’accordo mediato da Arturo Benvenuti tra la vedova Maria Petringa e il Comune di Oderzo, e dal 2005 è gestita dalla Fondazione.
Allestita dapprima nella sede municipale e poi presso la Biblioteca Civica, nel 1995 la collezione si è trasferita in Palazzo Foscolo, crescendo e arricchendosi negli anni, fino a contare un patrimonio di circa 800 disegni e dipinti autografi e un archivio (l’AMART) di oltre 3000 documenti, che consente di integrare funzione espositiva e ricerca. In tale contesto si inseriscono gli eventi celebrativi a Palazzo Foscolo con la mostra “Le storie straordinarie. Alberto Martini ed Edgar Allan Poe” e due sezioni collaterali al primo piano: il focus sulle collezioni permanenti Alberto Martini artista dell’onirico, riservato ai Misteri, al Tetiteatro e ai ritratti femminili, e Concerning Dante di Jacopo Valentini, un percorso fotografico ispirato dagli immaginari della Divina Commedia.