I giardini di Pomona
I Giardini di Pomona è una associazione nazionale per la valorizzazione della biodiversità fondata nel 1993, come diretta conseguenza dell’Agenda 21, il documento prodotto dal Convegno di Rio De Janeiro (1992) con lo scopo di indicare ciò che si sarebbe dovuto fare nel 21° secolo per la salvaguardia della biodiversità e della vita sulla terra.
A questo appello in Italia rispondono Tonino Guerra – lo scenografo di Fellini – che a Pennabilli (RN) crea L’orto dei Frutti Dimenticati, Livio e Isabella Dalla Ragione, padre e figlia, entrambi agronomi, che a Città di Castello in Umbria, fondano Archeologia arborea e Paolo Belloni che a Milano fonda Pomona – l’associazione nazionale per la valorizzazione della biodiversità che per 10 anni opera nel capoluogo lombardo, raccogliendo dati e divulgando informazioni sulle varietà di frutta antica. Nel 2003, Pomona si trasferisce in Puglia dove costituisce il Conservatorio botanico “I Giardini di Pomona” onorando la dea latina protettrice di orti e frutteti – con l’impianto di 1200 varietà di alberi da frutto tendenzialmente costituiti prima del 1950. Nel 2023 Pomona da ONLUS trasmigra in APS del Terzo Settore.
In Puglia nella magica Valle d’Itria, cosparsa di trulli e antiche masserie, all’incrocio fra i borghi bianchi di Cisternino (BR), Locorotondo (BA) e Martina Franca (TA) e a poca distanza dal Mare Adriatico, trovano dimora I Giardini di Pomona in dieci ettari di paesaggio di rara bellezza, dove sono conservate erbe aromatiche e piante rare. La valenza ecologica dove sono insediati i Giardini è molto rilevante per i differenti habitat che include: dagli altopiani carsici della Murgia dei Trulli, al paesaggio collinare, ricco di aree a pascolo, boschi e macchie.
Nei Giardini si trova la più importante collezione di fichi in Italia, con 500 varietà della specie Ficus carica, oltre a viti da tavola, ciliegi dolci e acidi, susini, albicocchi, mandorli, amelanchier, cotogni, gelsi, giuggioli, azzaruoli, sorbi e cornioli, cachi, kiwi, noci, pistacchi e noccioli. Inoltre, a Pomona si possono trovare i cachi di Nagasaki: dopo la bomba atomica del 1945, tra le rovine di Nagasaki venne ritrovata una piantina di cachi. Se ne prese cura il botanico giapponese Masayuki Ebinuma, che prelevò i semi dai frutti e ne fece delle piantine che donò ai bambini dicendo loro di prendersene cura. La pianta di cachi, divenuta simbolo della pace nel mondo è giunta a Pomona nel 2012 ed è stata piantata con una magnifica cerimonia alla presenza di Masayuki Ebinuma. Situata proprio nel centro di un labirinto di lavanda, simboleggia il lungo percorso per arrivare alla pace.
Il Conservatorio botanico si impegna nell’uso parsimonioso dell’acqua in agricoltura e nel trasmettere alle generazioni future l’enorme patrimonio di piante coltivate che si sta disperdendo ad una velocità impressionante.