Piccoli chioschi di eleganza.. In occasione della Biennale d’Arte 2022, sei edicole di Venezia (alcune anche storiche, risalenti all’ottocento) sono state noleggiate per una settimana dalla maison Louis Vuitton che le ha trasformate in rivendite per le sue famose, colorate e ricercate guide turistiche. Si parla e si riflette da molto tempo tra problemi e soluzioni, questa idea ambiziosa di una colonizzazione gentile e temporanea può essere, chissà, un piccolo ulteriore tassello per ipotizzare un futuro di sostenibilità a questa peculiare forma di esercizio commerciale. Vuitton ha riconosciuto una somma agli edicolanti e ha lasciato loro una quota delle vendite e, da par suo, si è garantita una visibilità diffusa e sofisticata in città durante l’opening della Biennale, ovvero nel momento in cui Venezia è percorsa da collezionisti, artisti, direttori di museo e tutta quella classe creativa target perfetto per i libri turistici griffati Vuitton: una collezione di volumetti cittadini sempre in evoluzione, per chi non vuole il cartaceo è in vendita anche una app, ma in questo caso il cartaceo merita eccome e l’operazione sulle edicole lo certifica.