Istituto Centrale per la Grafica

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Roma

Sebbene Istituzione di autorevole prestigio, l’Istituto Centrale per la Grafica è certo meno noto al grande pubblico dei prestigiosi grandi musei romani, tuttavia è un archivio di straordinaria bellezza che si fonde ai palazzi, Palazzo della Calcografie e Palazzo Poli, che lo ospitano.

Le sue collezioni d’arte (25.000 disegni, più di 100.000 stampe e 17.000 fotografie), la stamperia, una biblioteca tecnica e i laboratori di restauro rendono le sue sale uno straordinario percorso nella storia del nostro paese e della sua cultura. Al fine di farsi conoscere da un pubblico più ampio, soprattutto di giovani, oltre che agli studiosi e addetti ai lavori che già lo frequentano, il Museo ha sviluppato un progetto nuovo per intercettare più interessi e sensibilità più attuali. Il progetto trainante è il concorso artistico “Video-Art” che selezionerà attraverso una commissione segreta di esperti, quattro opere all’anno per due anni consecutivi, opere pensate per animare e vestire le facciate laterali dei due palazzi dell’Istituto.Saranno inoltre istituiti due premi di laurea per tesi riconducibili alle vaste materie che l’Istituto tratta e si realizzeranno brevi video di promozione riguardanti il patrimonio e le attività dell’Istituto; infine sarà data alle stampe una pubblicazione (cartacea e digitale) dedicata alla collezione di grafica e arte contemporanea di proprietà del ICG, pregevole e davvero poco conosciuta.

Dice  Maura Picciau, Direttrice del ICG, “L’Istituto Centrale per la Grafica è un luogo particolare e misterioso nel cuore di Roma, nascosto com’è alle spalle della Fontana di Trevi, dietro alla celebre e luminosa  facciata di Palazzo Poli. Nel silenzio delle nostre sale, però, sono custoditi capolavori del disegno e dell’incisione italiana di molti secoli. Tutta la storia della grafica italiana, da Botticelli a oggi, è rappresentata. In più, è ancora attiva una stamperia calcografica di grande tradizione. Tutto questo ci inorgoglisce, ed è grande il desiderio di far conoscere a un pubblico più ampio possibile il nostro patrimonio, di condividerne la bellezza.”

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