La val d’Astino

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Astino

Quasi una conca, di grande bellezza paesaggistica, la valle di Astino è delimitata a est dallo sperone della Benaglia, a ovest dal colle dominato dalla Villa Bagnada e dal Castello Presati, a nord da San Sebastiano e dai colli della Bastia e di San Vigilio, per poi schiudersi a sud verso il quartiere di Longuelo. Da qui si snodano vari percorsi che consentono piacevoli escursioni nel verde, verso Città Alta, Sudorno e il bosco dell’Allegrezza.

Un piccolo scampolo di terra in mezzo ai colli bergamaschi, circondato oggi da antiche colture biologiche nel cuore dell’area protetta del Parco dei Colli, un bosco dove ancora nidificano uccelli rapaci, qualche casa. Un contesto paesaggistico prezioso per la sua naturalità a due passi dalla città. Nella Val d’Astino, la città si spalanca alla natura nella sua duplice anima, Alta e Bassa, verde e urbana. Passare dalla frenesia del centro alla quieta armonia della natura sembrerebbe surreale, ma non in questo scrigno verde.

Storicamente legata al monastero omonimo, elemento fondamentale e identificante della valle, fondato nel 1107 dall’ordine vallombrosano e più volte ricostruito nel tempo, questa meravigliosa porzione dei Colli è stata protagonista di incredibili momenti: un imponente restauro complessivo, che ha avuto come apice il ritorno “a casa” di un’opera di eccezionale valore, L’Ultima Cena di Alessandro Allori e la conquista nel 2021, con il progetto “La biodiversità dentro la città”, del prezioso Premio Nazionale del Paesaggio e del Landscape Award of the Council of Europe.

Mille anni di storia parlano di questo luogo, identitario per la città e la comunità locale, amato da chiunque vi si rechi, custode di una storia secolare vissuta da tutti gli strati sociali. Un territorio sensibile ai cambiamenti del tempo, che nel corso dei secoli ha
saputo rinnovarsi costantemente, nell’intreccio tra natura e cultura. Astino è un luogo magico dove scoprire la Chiesa del Santo Sepolcro accanto al monastero, il meraviglioso chiostro interno, il giardino panoramico e le cantine dove si possono trascorrere momenti di convivialità, godere il piacere del cibo e della relazione.

Un’area di estremo fascino, una perla rara, di cui la cittadinanza non potrebbe farne a meno, sede di momenti di svago e leggerezza, dove poter passeggiare, pedalare, godere la valle in tutta tranquillità assieme alla famiglia, il sito è anche e soprattutto un polo culturale frequentatissimo, nonché un punto di riferimento per studio, ricerca e applicazione territoriale.

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