Intelligenza Artificiale, Beni Culturali e Arte. Tra ricerca e creatività

Lo scorso 9-10 febbraio si è tenuto il workshop “Intelligenza Artificiale, Beni Culturali e Arte. Tra ricerca e creatività” presso la Cineteca di Bologna, in collaborazione con la Fondazione Bassetti.

Come si ridefiniscono i confini della creatività umana ai tempi delle IA generative? Come possono le tecnologie di deep learning coadiuvare la ricerca e la produzione artistica? In che modi è possibile sfruttarle per valorizzare il patrimonio culturale all’interno del nostro ecosistema digitale? Queste sono solo alcune delle domande poste durante la terza edizione del Workshop su “Intelligenza Artificiale, Beni Culturali e Arte. Tra ricerca e creatività” organizzato da VISITLab, in collaborazione con Università di Parma, Università di Modena e Reggio Emilia e S.T.ARTS Academy.

Dal problema del diritto d’autore sulle opere generate da agenti artificiali all’uso di big data, high-performance computing, deep learning ed algoritmi nei campi dell’arte e del Digital Cultural Heritage, gli argomenti affrontati dai relatori e dalle relatrici che si sono succeduti nel corso dell’appuntamento sono stati innumerevoli e diversi.

Non sono mancate, in ogni caso, riflessioni di respiro più spiccatamente teorico, che hanno spaziato dai profili giuridici dell’uso di NFT e blockchain nel campo dell’arte e dei beni culturali alle sfide (culturali e concettuali) poste dal multiverso e dalle tecnologie emergenti alla creatività umana – da intendersi, forse, non tanto come una proprietà infungibile quanto, piuttosto, come l’insieme molteplice e variegato delle forme, e tecniche, attraverso le quali, da sempre, l’uomo ‘disegna’ il mondo a sé circostante.