La Rivoluzione delle Seppie: Crossings 2022
Breve descrizione del progetto
La Rivoluzione delle Seppie, un ipercollettivo che ha l’obiettivo di riattivare aree definite marginali, e in particolare il paese di Belmonte Calabro, sperimentando nuovi modelli di vita e lavoro, utilizzando un approccio relazionale che coinvolge la popolazione locale e i nuovi abitanti in arrivo da diverse zone del mondo, studenti e nomadi digitali in co-living e co-working, per una comunità plurale, multietnica e internazionale.
La sfida
Interrogarsi e cercare nuove soluzioni di convivenza e di abitare condivise, modi di lavorare e studiare collaborativi con un approccio pratico e tangibile, nuovi modi per raccontare il territorio.
L’esigenza principale era quella di una creazione di uno spazio di conversazione sulla dicotomia tra il concetto ormai inflazionato di borgo e quello più stabile e “tangibile” di paese.
Approccio
Il progetto “Crossings 2022”, finanziato dalla Fondazione Italia Patria della Bellezza, rappresentava una settimana di ricerca organizzata dall’iper-collettivo de La Rivoluzione delle Seppie, incentrata su incontri, workshop, talk, momenti di convivialità e di condivisione tra studenti internazionali, professionisti, ricercatori, turisti, curiosi e abitanti del luogo.
Tra gli ospiti dell’evento ha partecipato CHEAP, il progetto di arte pubblica con sede a Bologna, che si è spostato al di fuori del contesto urbano in cui agisce abitualmente, lavorando ad un laboratorio partecipativo all’interno del quale ha progettato e realizzato il proprio intervento di arte pubblica su poster.
Ospite dell’evento anche Claudio Morelli, che ha portato alla creazione del progetto editoriale “La Seppia News” per raccontare in maniera diversa il territorio. Il media diventa quindi un telo mare, una summer issue, basata sul modello dell’infotainment, che unisce informazioni utili al territorio e di stampo giornalistico al racconto della realtà del territorio, supportato da una pagina instagram dove è possibile continuare a fruire dei contenuti.
Infine, grazie al finanziamento sono stati realizzati una serie di grandi manifesti posizionati poi lungo le strade che costeggiano il paese di Belmonte, nelle vie che portano dal borgo alla marina, lungo le facciate di alcune abitazioni e che insistono proprio su una visione che non contrappone il paese alla città ma che vede questi due spazi “diversamente pubblici” in connessione, è una visione di comunità che consente il ritorno, una dialettica tra lo spazio urbano e lo spazio del paese.