Post Disaster Rooftops
Dal disallineamento degli astri, il racconto di un processo di ricerca
È un collettivo di progettisti, pensatori e artisti, ambientato a Taranto. L’iniziativa propone una serie di performance collettive che, a partire dall’idea di “disastro” – dis-allineamento dagli astri – avviano il processo di ricerca per un futuro alternativo.
La sfida
Nel 2022, dopo aver aderito al bando della nostra Fondazione, il progetto Post Disaster Rooftops è stato selezionato per il premio in kind promosso da RobilantAssociati. L’obiettivo del lavoro realizzato dall’agenzia è stato quello di sostenere un progetto ambizioso e concettuale rispettandone la natura, i contenuti e lo stile visivo. Nel racconto doveva emergere anche il coinvolgimento della città di Taranto da semplice teatro ad attore protagonista delle performance.
I tetti sono luoghi che sfuggono a gran parte delle definizioni normative dello spazio urbano, hanno una libertà di azione e speculazione che permette di immaginare futuri alternativi attraverso continui slittamenti di sguardo tra il reale e il possibile. I tetti e la condizione di sospensione che li riguarda sono dunque il luogo perfetto per un racconto generativo del progetto. Il team di RobilantAssociati è volato da Milano a Taranto in occasione di Post Disaster Rooftops EP03.
Approccio
RobilantAssociati ha scelto di realizzare un video dedicato a Post Disaster Rooftops che non fosse il racconto del risultato ma quello della strada percorsa per arrivarci.
Un video che raccontasse la genesi, la visione del collettivo e il suo punto di vista inusuale, ribaltato, sui tetti e dai tetti della città. La scelta è stata quella di documentare con delle riprese e con un reportage fotografico quello che avveniva, senza limitarsi a quello che inequivocabilmente faceva parte della performance, bensì provando a raccontare anche quello che succedeva intorno e che diventava improvvisamente parte di un tutto.
Il materiale prodotto è andato poi ad arricchire il sito web, curato a sua volta da RobilantAssociati, generando una nuova modalità di fruizione dello stesso come archivio artistico e approfondimento degli “episodi” passati, futuri e appena realizzati. Questa ultima operazione ha permesso al collettivo di essere selezionato dai curatori della Biennale di Venezia di Architettura 2023, Fosbury Architecture, per il Padiglione Italia. Qui sotto trovi il video.