Una bellezza abbagliante.. E’ una grande costruzione ottagonale fatta erigere da Federico II, nel XIII secolo, sulla sommità di una collina a guardare l’altopiano delle Murge. Abitualmente si dice sia un “castello”, ma le interpretazioni sul suo uso e ruolo sono le più varie e fantasiose, da luogo di rappresentanza, a casino di caccia (Federico era un grande appassionato di falconeria), a impianto termale. La cosa indiscussa è l’abbagliante bellezza delle sue forme: una pianta ottagonale, con otto torri ottagonali e un cortile della stessa forma. Una muraglia di pietra bianca, in marmo e breccia corallina, che dona alla costruzione riflessi rosati, per un’altezza di 24 metri. Un luogo che un tempo racchiudeva marmi, mosaici e ricchi arredi di cui oggi rimangono poche tracce. Tuttavia, è proprio la severa struttura dei suoi interni spogli che contribuisce ad istillare l’immagine di un luogo quasi metafisico nella sua bellezza. Tutto nel “castello” è numero e magia: il numero otto richiama l’equilibrio cosmico e l’infinito, e la sua assidua ripetizione dice di un esperimento architettonico realizzato consapevolmente, ad altissimo livello, e senza precedenti. Dal 1996 è inserito nella lista Unesco dei beni patrimonio dell’umanità.