Gli scacchi a personaggi viventi.. La magnifica piazza degli scacchi di Marostica fa rivivere, nel secondo fine settimana di settembre, negli anni pari, sulla grande scacchiera marmorea la vicenda della figlia del castellano del paese, la bella Lionora, e dei due giovani che si contesero la sua mano. Taddeo Parisio impose, allora, non volendo perdere nessuno dei due valenti giovani, e seguendo una legge emanata dal Doge, pare dopo la vicenda veronese di Romeo e Giulietta, che a decidere il contrasto fosse non un cruento duello, ma una partita a scacchi: la battaglia di due Re con finte schiere. La tradizione continua a ripetersi oggi con le movenze di 650 figuranti (il 5% del paese) e canti e balli, fuochi e luminarie. L’idea di riprendere questa storica leggenda venne nel 1923 a Francesco Pozzi, un giovane studente di chimica, che riuscì a mobilitare il paese attorno a questa sua intuizione. Ripresa nel 1954, con uno studiatissimo lavoro di ricerca da parte dell’artista futurista Mirko Vucetich, oggi, come allora, la tradizione si rinnova in una fastosa cornice di costumi preziosi e gonfaloni e i comandi risuonano ancora nella antica lingua della Serenissima Repubblica. Tutto intorno, la serena ospitalità e la sapida cucina della provincia vicentina. La partita con i suoi costumi e I suoi musici è uno degli spettacoli storici italiani più richiesti e rappresentati nel mondo.