La corsa dei diavoli. Da Gaiole in Chianti, si snoda per 209 chilometri di strade bianche e di asfalto, percorsi con biciclette e divise d’epoca. Questo è lo straordinario fascino dell’Eroica, una corsa d’altri tempi che è diventata negli anni un fenomeno di costume. Niente materiali avveniristici, senza integratori e barrette caloriche. Una corsa in cui la fanno da padroni (dopo la fatica) ribollita, tortelli, salumi e vino rosso. Non chiamatela gara, vincono tutti, ci si viene per dire “Io c’ero”. Senza dimenticare la fatica, sostanza di uno sport che è anche metafora della vita.