
L’avamposto dei fenici… Mozia è un antico insediamento punico sull’isola che in tempi Normanni si chiamò di San Pantaleo, nello Stagnone di Marsala. Un fazzoletto di terra nella laguna. E’ un sito storico di straordinaria importanza per il nostro paese, raccolto intorno ad acque basse e pescose, un territorio di spettacolari saline. Gli scavi archeologici del ‘900, condotti dall’inglese Giuseppe Whitaker, hanno messo in evidenza una bella cinta di mura fenice, migliaia di reperti e una statua greca (L’efebo di Mozia) scoperta sotto un mucchio di argilla nel 1979, e diventata grande protagonista del piccolo museo. Il tutto è immerso in un paesaggio di luce meridionale, di saline che cambiano colore al variare dei depositi e di antichi mulini. Le saline Ettore Infersa che ancora raccolgono il prezioso materiale con metodi tradizionali, stanno sulla riva siciliana con il loro iconico multino a vento, possono essere traversate (il sali turismo) o guardate dal Mamma Caura, un bar vicino all’imbarcadero, con un bicchiere di vino in mano nei loro smaglianti colori all’ora del tramonto.