Museo della Carta e della Filigrana

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Fabriano

Ospitato nel complesso monumentale dell’ex Convento dei Domenicani, recentemente restaurato, il Museo della Carta e della Filigrana rappresenta l’immagine di settecento anni di tradizione cartaria locale.

In un’ampia sala trecentesca del piano terra è stata ricostruita la gualchiera medioevale per la fabbricazione della carta a mano. Il Museo si articola in sezioni, che dalla fabbricazione a mano della carta e relativa utilizzazione del manufatto, passano all’esposizione delle filigrane, con ragguagli sulle tecniche per ottenerle, alla visualizzazione del viaggio storico della carta, alle fasi di sviluppo di questa arte nella terra di Fabriano, ai suoi processi di lavorazione e alla connessa tecnologia, mediante documenti e schede storico-tematiche. La collezione comprende anche un’importantissima collezione di filigrane antiche e moderne: nel corso della visita guidata, oltre alla visione di un video sulla storia della carta, è possibile assistere alla dimostrazione della produzione della carta a mano con i mastri cartai.

Inoltre, in occasione dell’Annual Conference UNESCO 2019, è stato presentato il Fabriano Paper Pavilion, un padiglione interamente dedicato alla carta che ha ospitato una serie di eventi all’interno del Complesso Storico delle Cartiere Miliani Fabriano per l’occasione straordinariamente aperto al pubblico. I luoghi dove già nel XIII secolo l’acqua del fiume Giano aveva favorito l’insediarsi delle manifatture cartarie, gli ambienti che sono stati il cuore della Cartiera e di Fabriano stessa, si sono trasformati in un itinerario che racconta il mondo della carta e la sua storia invitando il pubblico a partecipare attraverso una serie di iniziative, mostre e workshop. A Wonderful Journey è un percorso poetico, curato da Umberto Giovannini che prende corpo all’interno del patrimonio storico delle cartiere grazie alle costruzioni iconografiche delle artiste Gianna Bentivenga e Maria Pina Bentivenga al progetto di allestimento e ombre di Anusc Castiglioni e alle luci di Massimo Zanelli. Scopri di più al link.