Una Bellezza remota

Creare bellezza, l’albergo diffuso.

Una bellezza remota è il senso di quel che spesso ci diciamo tra noi. Luoghi nascosti o segreti, non va bene, bisogna pur che si vedano, come non va bene una bellezza esclusiva, devono poterla raggiungere in diversi, i più caparbi e fortunati. Ci vuole almeno una strada, così, tanti anni fa, Daniel Kihlgren, ha trovato, Santo Stefano di Sessanio mentre girava in moto per l’Abruzzo cercando una ragazza o Escher ha trovato Castrovalva nel 1929, alla fine di un panneggio di curve e tornanti. Allora i carabinieri lo fermarono perché lo temevano anarchico ma lui non se la prese più di tanto. Kihlgren a Santo Stefano di Sessanio, ha comprato quelle case in pietra, strette come in un pugno, 22, le ha fatte sistemare da David Chipperfield, con grande gusto, case senza televisore ma con la banda larga che è come dire affacciate sul mondo. Si dice che abbia inventato l’albergo diffuso ma non è vero. L’albergo diffuso è il figlio di una grande tragedia, come ogni tanto capita alle belle idee, è nato in Friuli dopo il devastante terremoto del 1976, quando un docente di Marketing, Giancarlo Dall’Ara, pensò di estendere l’idea di ospitalità ai borghi, a quelli che erano sopravvissuti e a quelli che faticosamente si stavano ricostruendo. Il primo fu Corneglians, poi venne Sauris, alla fine degli anni ’80 con il recupero delle case di Borgo San Lorenzo. In quel piccolo lembo di terra friulana si cominciò a sviluppare un modo nuovo di intendere l’ospitalità, un modo che mette in moto le energie sopite di tutta una comunità: dai corsi di lingua saurina, agli intagli nel legno, dai corsi di canoa sul lago, ai laboratori di tessitura e ricamo, fino ai più tradizionali lavori legati alla ricettività, la gestione delle pagine social, l’attività della spa, i centralini, le pulizie, la ristorazione. I luoghi riprendono vita solo con il lavoro dei molti, l’albergo diffuso è fatto tanto per i visitatori quanto per i residenti.

Articolo © Giovanni Lanzone

Nella foto Santo Stefano di Sessanio